Concerto di Natale 2010.

Non possiamo certo dire che l’affluenza sia stata come in altre occasioni, le presenze, infatti, si sono limitate quasi esclusivamente ai membri delle corali partecipanti, ma comunque per chi ha organizzato, è sempre un successo, si nota sempre il lato positivo dell’evento, vi state chiedendo quale? Bhe, neanche io sinceramente riesco a trovarlo, ma sono certo che, un tassello al Natale  Sardarese è stato aggiunto… eccola la positività!

Le tre corali (Coro Polifonico “Sa Gloriosa” di Masullas, “Res Nova” di Terralba, “Città di Sanluri” Sanluri) consultate per intervenire alla manifestazione, hanno curato i brani, l’espressione, l’esecuzione, ma soprattutto si è evidenziato l’entusiasmo durante l’esibizione, quasi a voler recitare i canti. (come del resto dovrebbe essere)

Purtroppo l’entusiasmo è stato dimostrato di scarsa entità da parte del padrone di casa, non un saluto, un augurio, (considerando la ricorrenza) ma soprattutto un…”avete bisogno di qualcosa?” niente, eppure essendo presenti un considerevole numero di ospiti, e gli organizzatori della manifestazione, da padrone di casa, penso che avrebbe dovuto quantomeno sincerarsi se tutto stesse procedendo nelle dovute maniere, ma forse l’umore non era dei migliori, la stanchezza dovuta ai troppi impegni, (in questo periodo infatti è solo a seguire gli eventi legati alla sua vocazione) potrebbe giustificare questo atteggiamento. 

Un neo che ci portiamo dietro da anni e ancora non si riesce a porre rimedio, è quello della puntualità, ma sarà una caratteristica di questa cerimonia e se così fosse, che porti bene a Noel delle prossime edizioni.

La nostra esibizione non è stata delle migliori, neanche l’incitamento pre esibizione del direttore, è stato di buon auspicio; l’emozione gioca brutti scherzi, la scarsa preparazione e la sicurezza hanno fatto il resto, da non sottovalutare anche l’assenza di alcuni elementi fondamentali, trainanti nelle rispettive sezioni, i quali per motivi vari non hanno potuto presenziare.

Avremmo voluto esibirci da impeccabili, ma bisogna anche accettare che ci siano giornate da dimenticare, ecco, questa è una di quelle, scaturita da?... Facciamoci un esame di coscienza: ad ottobre abbiamo iniziato a provare, consideriamo otto prove al mese, in totale ventiquattro, che poi si riducono a…diciamo anche venti occasioni, in cui ci siamo incontrati, provato quattro brani, due dei quali, per quanto mi riguarda mai cantati, (Agulzu a Bettlemme e In notte Placida) ma aggiungiamoci, anche qualche assenza dovuta ad impegni professionali, familiari e…si, certo, anche una o due cene con gli amici, per cui si riducono ulteriormente a quattordici quindici, qualche prova è saltata per l’assenza del direttore e del tastierista, facciamo presto ad arrivare a dieci? Dodici? Esagerando!!! Ecco, secondo voi, con dodici incontri, (i miei dovrebbero essere quelli, più o meno) siamo in grado di ben figurare? Almeno, evitare esibizioni come questa di oggi, meditate, medidate, fattemi sapere.

Ma non importa siamo mica dei professionisti, non diamo peso alle nostre esibizioni, (anche se comunque fa piacere ben figurare), quello a cui dobbiamo dar maggior peso è il complesso della manifestazione, la quale è un appuntamento che non possiamo tralasciare, (come A te Madre)  bisogna portarla avanti, far si che rientri negli appuntamenti natalizi di Sardara che continui a prendervi parte con onore e vivacità.